E-STRAORDINARIO FOR KIDS #11
Elica e Fondazione Ermanno Casoli presentano E-STRAORDINARIO for Kids #11 con "Dietro ai miei occhi".

Fabriano, 11 settembre 2025 – L’artista Giovanni Termini (Assoro, 1972; vive e lavora a Pesaro) è stato il protagonista dell’XI edizione di E-STRAORDINARIO for Kids, con il progetto DIETRO AI MIEI OCCHI, svoltosi a Fabriano ieri, mercoledì 10 settembre 2025.
E-STRAORDINARIO for Kids è l’attività formativa della Fondazione Ermanno Casoli – ideata e curata da Marcello Smarrelli – dedicata ai figli dei dipendenti del gruppo Elica, azienda italiana all’avanguardia nella produzione di elettrodomestici per il cooking. Ogni anno l’iniziativa offre ai più piccoli l’opportunità di entrare in contatto con l’arte contemporanea attraverso l’esperienza diretta con un artista, realizzando insieme un’opera d’arte collettiva. La giornata si configura anche come open day aziendale per le famiglie, consentendo ai bambini di vivere l’azienda per un giorno, conoscere il luogo di lavoro dei loro genitori e scoprire come nascono i prodotti realizzati anche attraverso il loro contributo.
“La forza di E-STRAORDINARIO for Kids è la sua continuità: progetti che tornano, crescono e generano valore duraturo per le persone, l’impresa, il territorio” ha affermato Francesco Casoli, Presidente di Elica.
Nel corso del workshop propedeutico alla realizzazione dell’opera d’arte, Giovanni Termini ha guidato i bambini in una riflessione immaginifica su ciò che si cela oltre una porta o un muro, spingendoli a rappresentare con forme e colori ciò che non si vede, ma che vive nella loro fantasia.
La ricerca di Giovanni Termini indaga la relazione tra materia, forma e spazio, attraverso installazioni che evocano ambienti di lavoro, cantieri e architetture transitorie. Attraverso l’utilizzo di materiali grezzi o prelavorati – come ferro, legno, compensato e cemento – l’artista rielabora oggetti comuni, sottraendoli al loro contesto originario e trasformandoli in elementi carichi di significato simbolico e poetico.
“Nelle sue opere,” spiega Marcello Smarrelli, Direttore Artistico della Fondazione Ermanno Casoli, “Termini fa spesso ricorso a elementi ordinari, sottoponendoli a processi di manipolazione attraverso il gioco e l’ironia. L’arte, nella sua valenza ludica, fornisce un ulteriore livello di lettura di questi oggetti, svelandone la forza comunicativa con un processo che diventa strumento formativo e di conoscenza per nuove e inaspettate visioni del reale”.
La giornata si è aperta con una lecture dell’illustratore Francesco Fagnani, che ha accompagnato i bambini in un percorso creativo per trasformare il pensiero in racconto e il racconto in immagine, attraversando parole, emozioni e colori. L’obiettivo era di far comprendere e sperimentare ai bambini il processo che parte da un’idea astratta, passa attraverso il racconto e culmina nella rappresentazione visiva, introducendo in modo coinvolgente i temi del workshop.
Guidati da Giovanni Termini, i piccoli partecipanti si sono cimentati in un’attività creativa, dando forma alla loro idea di ciò che si cela “dietro una soglia”. Su grandi pannelli di legno multistrato, ciascuno ha rappresentato con colori a pastello, acrilici e materiali vari, la propria visione di ciò che si nasconde “dietro ai propri occhi”. I pannelli, progettati per essere incastrati ad arte in maniglioni antipanico, sono stati assemblati in un’installazione permanente allestita negli spazi aziendali: un’opera collettiva che simboleggia il passaggio, la scoperta e la possibilità di guardare oltre ciò che è visibile.
La giornata è stata arricchita dalla partecipazione della Biblioteca di Fabriano, che ha proposto momenti di gioco, letture animate e laboratori di narrazione, accompagnando i bambini in attività pensate per stimolare fantasia, ascolto e linguaggio.
"In un periodo incerto e contraddittorio come quello che stiamo vivendo, siamo ancora più convinti che l’investimento sulle nostre persone sia fondamentale” - ha affermato Deborah Carè, Chief Human Resources Officer di Elica - “poiché saper realizzare un ambiente capace di intrecciare valore economico, sociale e culturale crea senso di appartenenza e coesione organizzativa.”
Ripensare le fabbriche come presidio culturale è un’idea potente: per essere sostenibili e vivibili i luoghi di lavoro devono offrire esperienze di crescita personale e culturale. DIETRO AI MIEI OCCHI non solo ha stimolato la creatività e l’immaginazione dei bambini, ma ha rappresentato un’esperienza collettiva, capace di trasformare lo spazio del lavoro in un luogo di cultura, relazione e crescita condivisa, obiettivo principale di tutte le attività con l’arte della Fondazione Ermanno Casoli.
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